UmbriaLibri

L’uomo di Klee

La fiera libraria più importante della regione Umbria. Oltre due decadi di storia. Per l’edizione del 2018 abbiamo scelto, per rappresentare la nostra identità particolare ma allo stesso tempo universale, un uomo letterario. E lo abbiamo fatto partendo dall’esperienza del pittore svizzero Paul Klee, formatosi artisticamente in Italia. L’uomo di Klee (Senecio), unione di elementi peculiari, di idee, di percezioni, di culture diverse ma universali, è diventato il nostro vessillo.

La cura delle idee

Al centro di questa rinascita identitaria, l’Umbria che, abbandonata ogni patina di provincialismo, diventa essa stessa immagine universale, concetto narrativo, linguistico, simbolo sociale e storico peculiare ma dal tratto unitario. Grazie a uomini di letteratura, come Sandro Penna, Aldo Capitini, Tullio Seppilli, Severino Cesari e molti altri ancora, l’Umbria diventa una sorta di sineddoche concettuale. Grazie al loro lascito più grande, la cura delle idee, la parte diventa il tutto, la comunità (elemento evocativo e riconoscibile) non ha più confini. E’ trasposizione di un universalismo che, però, affonda le proprie radici nel luogo, in un territorio.

La loro declinazione

L’Umbria è un coacervo di piccoli aggregati urbanistici, perle artistiche in un territorio compresso ma solo per dimensioni. Se l’uomo letterario è anche unione di elementi e simbolo dell’intera manifestazione, alcune declinazioni di Klee di un insieme urbano diventano la rappresentazione iconografica delle città che andranno a ospitare Umbrialibri 18. Un testo originale di Aldo Capitini è diventato l’elemento d’unione e bagaglio condiviso per dare la piena rappresentatività alla manifestazione.

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